Silvia, Monica ed Eleonora sono le tre vincitrici del Percorso JanoMe. Conosciamole meglio con questa super intervista!
Le tre creative hanno sbaragliato centinaia di concorrenti, spiccando per capacità e precisione. Ma cosa nasconderanno dietro la macchina per cucire? Scopriamolo insieme!
Ciao Ragazze, presentatevi al #teamJanome!
Monica: Ciao mi presento, mi chiamo Monica, sono mamma di due meravigliosi bimbi, ex-architetto, orgogliosamente trentina di nascita, veneta di adozione, sempre attiva.
Mosca Bianca è il mio mondo, la mia seconda vita!
Silvia: Mi chiamo Silvia, sono mamma di Anna e Caterina e moglie di “Quadretti”, premuroso run-lover e compagno inseparabile già dai tempi del liceo.
Passo buona parte delle mie giornate sotto il cappello di Hockety Pockety perché amo Mago Merlino e il suo fare bonario e pasticcione nel quale un po’ mi rispecchio.
Eleonora: Sono Eleonora e sul web mi trovi come L’Alternativa Creativa. Sono una persona dinamica e allegra. Le mie passioni sono il cucito e lo sport, in particolare il beach volley.Amo creare qualcosa con le mie mani e vedere il frutto delle mie idee.
Come avete iniziato a cucire?
Monica: Ho iniziato nei primi mesi del 2013, quando, ormai delusa dalla ricerca di un nuovo lavoro, mi sono imbattuta in un volantino che pubblicizzava corsi di taglio e cucito.
Non so cosa abbia fatto scattare la scintilla dentro di me, ma da allora non ho più smesso. Ho frequentato due corsi e ottenuto un diploma!
Silvia: Ho iniziato nel dicembre del 2015.
Prima di hockety pockety ho lavorato per 7 anni nella realtà museale della mia città, Rovigo. Ho una laurea in arte moderna e mi occupavo della gestione della pinacoteca e degli allestimenti delle mostre temporanee.
Sono andata in maternità (della mia seconda bimba) nel dicembre 2014; sarei dovuta rientrare a settembre 2015. Ma dopo l’estate la cooperativa per cui lavoravo è stata messa alle porte. In agosto ho scoperto per caso il mondo del cucito creativo e mi sono comprata una macchina da cucire per provare a cucire qualcosa per le mie bambine.
Le mie amiche hanno iniziato a spingere perché mostrassi i miei lavori e il 9 dicembre 2015 ho aperto la mia pagina Facebook. Da lì è iniziato tutto!
Eleonora: Credo che il dono più grande che si possa fare a qualcuno è quello di regalare quello che riteniamo più prezioso. Nel mio caso, è il mio tempo e la mia creatività.
Per questo ho iniziato a cucire: per regalare inizialmente alle mie amiche, sorelle, cugine un pezzetto del mio tempo impiegato per creare qualcosa di unico e spesso personalizzato, pensato appositamente per loro; successivamente ho indirizzato le mie creazioni a tutti quelli che apprezzano il mio lavoro e vogliono investire su di me e sull’artigianato.
Quali sono i vostri obiettivi di cucito?
Monica: Io amo follemente creare e il cucito è stata la mia rinascita. L’obiettivo principale è quello di stare bene con me stessa e con gli altri, contribuire all’economia famigliare, crescere i miei figli in un ambiente stimolante e colorato e continuare a seminare originalità e semplicità con quello che creo.
Silvia: Hockety Pockety è nato per divertimento, è una formula magica che canteresti all’infinito e quindi come tale voglio che questa nota scanzonata sia sempre presente nel mio piccolo mondo.
Ma… Hockety Pockety (e io con lui) nel tempo è cresciuto, si è ricavato un suo spazio, ha subito continue iniezioni di fiducia e così a fine giugno 2018 ho deciso di aprire partita Iva!
Hockety Pockety è diventato il mio lavoro! Sono partita cucendo praticamente di tutto, essendo autodidatta ho avuto bisogno di sperimentare; ma sto piano piano selezionando i miei prodotti, mi sto perfezionando perché si può fare sempre meglio!
Vorrei che le persone non solo si innamorassero dei miei prodotti ma si legassero a me come già sta avvenendo con tante clienti, perché quando dedichi il tuo tempo agli altri lasci sempre un pezzetto di te! Sogno troppo in grande? Forse! Ma io preferisco sempre provarci!
Eleonora: Oltre a tutto questo, c’è ovviamente il divertimento e il gusto di cucire, che è la principale cosa che ricerco ogni volta che mi siedo davanti alla mia macchina o che progetto qualcosa di nuovo e questa passione è la motivazione più grande che mi spinge a continuare a perseguire il mio sogno di trasformare la mia passione in un mestiere.
Una cosa mi piace in maniera particolare: quando preparo le mie creazioni, il lavoro cresce pian piano e prende forma lentamente, ma è nell’ultimo passaggio (generalmente quando dal lavoro “al rovescio” lo rivolto al verso giusto) avviene una specie di magia: i tessuti si illuminano, i colori si accendono, gli occhi diventano più vispi.. ogni pezzetto di stoffa smette di essere un semplice pezzetto di stoffa e la creazione prende vita!
Ogni singola volta, questo mi lascia a bocca aperta e senza fiato per un istante e io spero di non perdere mai la capacità di meravigliarmi così.
3 motivi per entrare a far parte del #teamJanome!
Monica: Non si finisce mai di imparare e sono sicura che in un team così gli stimoli non manchino.
Il gruppo fa la forza e il confronto con altre creative non può che avere un apporto più che positivo per il proprio lavoro.
Seguo il progetto fin dal suo inizio e ho sempre desiderato potermi unire ad una squadra così per condividere la stessa passione, imparare nuove tecniche, mettere mano a nuovi strumenti.
Silvia: Mi sono avvicinata al mondo Janome grazie a Carla – La ragazza dello Sputinik e da lì ho scoperto un modo davvero unico.
Nell’aprile del 2017 ho comprato la mia Skyline s5 che ha cambiato il mio modo di cucire, sempre nello stesso mese ho partecipato alla Janome Academy… sono uscita da quella due giorni rivoltata come un calzino (?) ma è stata una bella scossa per farmi capire tante cose su quello che volevo fare, su chi ero e su cosa era Hockety Pockety!
Super utile anche la parte di insegnamento pratico di cucito, soprattutto per chi come me é autodidatta! Insomma io non ci penserei due volte ad avvicinarmi a questo mondo fantastico!
Eleonora: Quando sono entrata a far parte del #teamJanome, sono entrata in un mondo fatto di professionalità, in cui le competenze tecniche vengono condivise e messe a disposizione di tutti attraverso molteplici canali (dalla fantastica esperienza della #JanomeAcademy, ai tutorial condivisi sui social, ai consigli dei più esperti). Un mondo fatto di fiducia, in cui l’affidabilità degli strumenti è una priorità.
Ma per prima cosa, un mondo fatto di persone che condividono la mia stessa passione e la portano avanti con impegno e dedizione.
Per questo, ringrazio me stessa per permettermi di coltivare il mio sogno e per continuare a credere in me.
Grazie ragazze per aver partecipato e di far parte del #teamJanome. Alla prossima sfida ?